Se leggi i termini “qualità Arabica” e “qualità Robusta”, probabilmente non ti diranno molto, salvo il sentito dire o il tambureggiamento di qualche campagna pubblicitaria dominante, ma è interessante approfondire la conoscenza specifica perché ti porterà ad una scelta consapevole e accorta che migliorerà il tuo senso del gusto.
La qualità Arabica
Dice una leggenda che, più meno intorno all’anno seicento dopo Cristo, il pastore etiope chiamato Kaldi, abbrustolì i semi della pianta di caffè, li macinò e ne fece un infuso, dando origine al primo caffè della storia.
Ma, in realtà, addirittura lo stesso luogo di origine della pianta del caffè è indeterminato, data la sua diffusione trasversale tra l’Etiopia, la Persia e lo Yemen dove, tra l’altro, ci possiamo imbattere nella città di Mokha, nome che indissolubilmente accompagna la storia del caffè.
Nei secoli successivi, grazie all’estendersi della dominazione ottomana, l’utilizzo del caffè si estese all’intero mondo di influenza arabo/turca.
Questa breve informazione, sospesa tra leggenda e storia, dà ragione del nome attribuito alla specie di caffè che è stata usata per prima, cioè la Coffea Arabica che, in virtù delle sue caratteristiche organolettiche di pregio, è universalmente riconosciuta come la qualità più pregiata di caffè.
Questo fattore determina un valore commerciale più alto e, di conseguenza, è attualmente la varietà maggiormente coltivata, tanto da coprire circa il 70% della intera produzione mondiale.
Le caratteristiche del caffè arabica
A prima vista i chicchi della specie Arabica si presentano come allungati e ovali.
Inoltre, i semi di Arabica hanno un contenuto di caffeina da metà a un terzo inferiore a quelli delle altre specie di caffè di larga diffusione, il che è sicuramente uno dei principali motivi che ne hanno determinato l’indiscusso successo nel gusto e nella diffusione commerciale.
E’ da tenere conto, infatti, che ancorché diffusa massicciamente nell’intera fascia tropicale, pertanto dal Brasile e dal Sud America all’intero centro America, dal Kenya all’Etiopia e all’Est Africa in generale, la coltivazione dell’Arabica non è molto facile.
Le piantagioni posizionate ad alta quota (tra 1.000 e 2.000 metri), con temperature non superiori a 20° e la necessità di un po’ d’ombra, impongono l’adozione di cure e attenzioni particolari dato che, tra l’altro, la pianta soffre condizioni climatiche estreme, come siccità o piogge continue, gelo e vento forte.
Inoltre, i chicchi di Arabica devono essere sottoposti ad una tostatura non aggressiva al fine di non rovinarli, mantenendo temperature più basse e tempi di lavorazione molto precisi.
La vera forza di questa varietà rispetto alle altre, che ne determina la versatilità e il gradimento, risiede nella ricchezza del suo patrimonio genetico, avendo ben 44 cromosomi a fronte, ad esempio, dei soli 22 della varietà “Robusta”, che è l’altro grande competitor sul mercato.
Per i coltivatori, oltre all’alto valore commerciale, è decisivo il fatto che , rispetto alle altre specie, le piante di Arabica hanno il grande vantaggio di essere autoimpollinanti.
Il gusto del caffè arabica
Utilizzata da sola o in miscela con altre Arabiche, questa varietà si caratterizza per dare luogo a tipologie di caffè dal gusto delicato, profumate, poco amare e invadenti, accattivanti e particolarmente aromatiche, grazie anche al fatto che i chicchi non devono essere sottoposti a tostature troppo prolungate con temperature elevate, e che la macinatura può essere mediamente a grana sottile, con la capacità, quindi, di rilasciare al meglio le proprie ricchissime caratteristiche aromatiche.
La qualità delle piante di origine e l’abilità delle aziende specializzate nella lavorazione e nella elaborazione di miscele sofisticate e attrattive sono il valore aggiunto che determina la creazione di un buon caffè.
In conclusione, se sei un amante della degustazione del caffè come momento che ti può regalare una pausa piacevole e prolungata, l’Arabica è la scelta obbligata: se te lo prepari prendendoti il giusto tempo (magari con la tua moka o con la caffettiera napoletana) è ancora meglio!